primavera

la Ruota dell’Anno: sapienza antica e una magia per ricominciare

di Tiziana Etna

Il paganesimo antico e moderno riconosce la divinità nell’universo e celebra da sempre i doni ricevuti da esso, si interroga sulle calamità cercando di comprendere l’errore umano che l’ha causata e solo in letteratura si chiama “ira degli dei”. Ma la colpa di questo momento storico non è certo degli dei, piuttosto direi di chi si crede tale, tuttavia è inutile avanzare ipotesi di complotto, è inutile farlo adesso: prometto che lo farò intervistando chi ha più informazioni di me, non adesso, ora, le energie ci servono tutte per andare incontro al cambiamento, tra l’altro ampiamente supposto e in qualche modo profetizzato.

Forse la nostra vita non sarà più quella di prima, forse, ripeto forse, dopo un periodo difficile, incerto e destabilizzato: migliorerà! Credo che questo dipenderà da noi, dalla nostra capacità di adeguarci e reinventarci. Sembra che i bambini indaco, cristallo e arcobaleno, da gli anni 80′ nati per guidarci verso un ulteriore step evolutivo abbiano ben condotto la loro missione, tant’è che oggi siamo circondati da giovani ricchi di buon senso e di valori e questo, malgrado la pandemia e certe forze non contrastabili che possiamo gestire solo evolvendo, dovrebbe renderci fiduciosi, almeno quanto il risveglio delle coscienze. Nella città dove vivo si dice: O be’ o affoga’( o bere o affogare) queste le alternative, in tal senso scelgo di bere e fare mia l’acqua che ingerisco, scelgo di credere alla connessione, alla sinergia e che la vita migliorerà.

Causato dall’uomo o da una inesistente fatalità, non ci siamo neanche accorti di essere entrati in primavera e che a pasquetta i nostri campi non hanno accolto bambini con frisbee e palloni, non si sono accesi i barbecue e le tovaglie a quadrettoni sono rimaste nei cestini imballati sopra i pensili della cucina. I prati sono rimasti puliti e chi ha la fortuna di avere un giardino ha potuto sollazzarsi al sole respirando un’aria carica di ossigeno come mai prima.

Torneremo a celebrare la primavera e lo faremo con un sentire nuovo, poiché è nella natura umana riconoscere il valore effettivo delle cose solo dopo la privazione forzata. Tutte le cose della natura sono cicliche come lo scorrere del tempo e delle stagioni che si riflettono nella nostra stessa esistenza. Ogni cosa nasce,cresce, declina e muore, dopo di ché si trasforma e torna in altra forma sottoposta ad una nuova ciclicità. Anche questa minaccia mondiale passerà: quale momento è migliore per imparare a vivere il ‘qui ed ora’? Per comprendere che la vita stessa è un fantastico dono?

La Ruota dell’Anno

Siamo in epoca di risveglio, di questi tempi più o meno tutti riconosciamo la nostra natura olistica, cosa che appena vent’anni fa era oggetto di dibattito, più o meno tutti abbiamo compreso l’infinito potere della mente e della relazione che esiste tra mente corpo ed emozioni, anche se poi non sappiamo come gestirle e sempre più persone sono fortificate da un pensiero quantico o possibilista e lavorano su stesse cercando di armonizzarsi con i cicli, le stagioni…l’universo.

Per questo può esserci di aiuto la ruota dell’anno celtica o dei festival magici, della quale su wikipedia troviamo scritto :

Per alcune delle religioni neopagane come la Wicca, gli otto sabbat segnano otto momenti tipici lungo il percorso dell’anno e simboleggiano altrettante tappe nella vita del Dio, che nasce dalla Dea a Yule, cresce fino a diventare adulto, si unisce a lei a Beltane, regna come Re di primavera per poi indebolirsi e morire a Lammas” ….o Lughnasadh-

Non occorre conversione, abbracciare il paganesimo o diventare wicca per apprezzare la rappresentazione pagana dell’anno solare in una ruota che gira in moto perpetuo; non occorre rilegarsi in un dogma o in un suo surrogato, la bellezza di ciò sta nella libera espressione, nella provenienza rurale e spontanea, nella ricerca autentica di un contatto con il macrocosmo per fare il miracolo della fusione. Qui parliamo di paganesimo, di neopaganesimo e di wicca in termini religiosi, tuttavia la wicca è una strega buona che conosce come ottenere il meglio da ciò che la natura le offre, ha un codice semplice il REDE ed osserva la legge del tre, se fai bene ti torna triplicato se fai male ti torna triplicato, è più vicina ad essere una sorta di sciamana/o che una fattucchiera demoniaca o uno stregone nero, tuttavia la storia è piena di ingiustizie verso questa figura, l’insabbiamento di prove ha fatto perdere la conoscenza di cerimonie armonizzanti e di momenti significativi della nostra storia.

Il sabba delle streghe è nell’immaginario collettivo qualcosa di indicibile ed orrido, quando invece altri non è che la gratitudine nei confronti della natura .

REDE è un .canto che contiene tutti i principi fondamentali del credo wicca

Cosa succede durante un Sabbat? Niente di oscuro, anzi tutt’altro c’è una festa! Che siano coccole verso se stessi o un vero e proprio party sacro dove si danza, si canta, si mangia, si beve e si prega e medita, è sempre la motivazione che spinge a celebrare in quel giorno ad evidenziare il desiderio di armonizzarsi con la natura e l’universo. I dettagli pratici possono variare tantissimo, ma in generale ci sarà un rituale incentrato sul periodo dell’anno e su alcuni elementi del nostro rapporto con il dio (solare) r la dea, la’ dove la luna è la dea nella triplice essenza di fanciulla, donna e anziana: Proserpina, Selene ed Ecate.

I Sabbat della primavera e dell’estate prendono temi di fertilità e abbondanza, mentre i Sabbat autunnali quelli della semina e del raccolto.

I festival magici possono essere celebrati da un praticante solitario o da una congrega ed i procedimenti possono essere semplici o articolati. I dettagli del rituale, così come le decorazioni e il cibo, dipendono dal sabbat, è sempre buona regola lasciare offerte appropriate per ogni stagione e decorare l’altare o l’angolo meditativo con temi stagionali. Quel che conta è che sia ben chiara l’energia di quel particolare momento, soprattutto per poter avanzare richieste propiziatorie adeguate. Può bastare un bagno caldo e profumato, oppure una cena, una meditazione particolare, l’accensione di una candela, di un bastoncino d’incenso ed un offerta per festeggiare un sabbat, quel che conta è l’intenzione e la preparazione al momento che vi sarà una comunicazione con la divinità. L’anno magico finisce il 31 ottobre, quindi inizia il primo novembre con Samhain e non è insolito, sempre per via del retaggio storico, che le otto date dei festival coincidano con altre e tante festività cristiane. Nei film horror si parla di sabbat ed esbat come momenti di terrore, l’idea ottusa dell’incontro carnale tra streghe e diavolo, ma gli esbat altro non sono che celebrazioni alla luna piena; noi tutti sappiamo bene quanto dobbiamo alle fasi lunari e se ci riflettiamo ma neanche troppo, quanto noi donne, portatrici di vita, sperimentiamo similitudine grazie al “ciclo” mestruale di ventotto giorni. I sabbat sono gli otto festival solari: quattro sono i due equinozi e i due solstizi che possono cadere in date diverse in diverse parti del mondo e la data può variare da un anno all’altro, mentre gli altri quattro sabbat si celebrano in date precise; 1 novembre-2 febbraio -1 maggio- 1 agosto. Riepilogando ogni mese c’è un esbat ed ogni sei settimane un sabbat.

Osservare la Ruota Wiccan dell’anno può essere una pratica profondamente gratificante dal punto di vista spirituale. Avere un Sabbat da festeggiare ogni sei settimane significa che siamo in sintonia con il creato e siamo consapevoli del cambio delle stagioni con relativo riconoscimento del rapporto co-creativo con la natura, i ritmi ed i cicli dell’universo.

*Dedicato a Daniela

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1 commento

  1. Ma che bello ascoltare queste parole !!significa che poi fondamentale nessuno di noi è mai solo e che se riusciamo a connetterci più spesso a queste energie , possiamo solo far emergere dentro di noi quella forza all azione e al non arrenderci mai , ma a proseguire con una fiducia nel cuore , che tutto alla fine andrà bene , basta volerlo , basta crederci con tutte le nostre forze anche quando sembra tutto nero . Grazie Tiziana un abbraccio forte , anche se lontane Daniela

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