CINEX: Mostra fotografica per la Belle Époque

di Paolo Cavaleri

CINEX: Mostra fotografica per la Belle Époque di Livorno. Da trentacinque anni la città Toscana, presenta la punta di diamante artistica con la manifestazione di Effetto Venezia. In questa estate del 2020, fra tutti gli eventi, forse ce n’è stato uno dal valore più intimo e riservato, con una peculiarità culturale e storica propria.
Si tratta di CINEX, nuova mostra fotografica di Giulia Barini in collaborazione con il FIPILI HORROR Festival. Giovane e attiva fotografa che, forte dei suoi studi d’arte a Bologna e di esperienze lavorative sul territorio labronico e non solo, prende occasione per regalare ai suoi concittadini una bellissima visione del nostro territorio. Coinvolgendo diverse realtà ha curato una mostra che dell’arte ne ha fa il suo scheletro:
fotografia, teatro, cinema, e danza.
Così, in una parte del Museo cittadino dei Bottini dell’Olio, i livornesi hanno potuto conoscere meglio il tempo di cui sono figli … un grande salone per un viaggio intenso tra gli scorci, i ricordi, gli antichi sentieri e i luoghi catturati con il grandangolo della macchina fotografica.
 Il Leitmotiv che caratterizza questo percorso nacque moltissimi anni fa, si chiama URBEX, ovvero Urban Exploration, un movimento artistico in cui i fotografi prendono e ritraggono quelle strutture architettoniche che una volta erano al centro della vita sociale. Protagonista della mostra, l’Associazione marchigiana Ascosi Lasciti che introduce un viale dei ricordi fra immagini di vecchi cinema e abitazioni andate in rovina di tutta Italia.
Gli scatti sono di Lorenzo Rosa, Leonardo Fazio, Emanuele Bai, Matteo Montaperto, Davide Calloni, Valerio Fanelli, Gabriele Laffi, Christian Goffi, Francesco Coppari e l’organizzatrice Giulia Barini.
Non basta vederle come immagini, esse appartengono alle costruzioni umane dimenticate e immerse nel tempo che è stato.

L’evento si è contraddistinto anche per un filmato in loop che riprende scene di alcuni capolavori della storia del cinema dove parti di Livorno fanno da scenografia rurale e architettonica, da qui la fusione fra il termine CINEMA e il nome URBEX per il titolo della mostra, CINEX.
Questo progetto collettivo dunque, erge la settima arte ad altra protagonista con preziosi secondi delle seguenti pellicole:
Il sorpasso ” di Dino Risi sul Romito nel 1962, “ Ben Hur ” di Fred Niblo in Zona Meloria nel 1925, “ Ovosodo ” di Paolo Virzì a Barriera Fiorentina nel 1997, “ Le notti bianche ” di Luchino Visconti nel Quartiere Venezia nel 1957, “Seddock, l’erede di satana” di Anton Giulio Majano in Quartiere Venezia nel 1960, “ Tutti a casa ” di Luigi Comencini in Via Degli Avvalorati nel 1960, “ I sequestrati di Altona ” di Vittorio De Sica al Cisternone nel 1962, “ Bomber ” di Michele Lupo al Porto di Livorno nel 1982, “ Ricchi, ricchissimi … praticamente in mutande ” di Sergio Martino ai Pancaldi Acquaviva nel 1982, “ Imbarco a mezzanotte ” di Joseph Losey in Zona Piazza della Repubblica nel 1952.


Il cinema testimonia come la città labronica si sia prestata spesso per le grandi produzioni d’altri tempi.
L’itinerario è arricchito anche grazie alla collaborazione dell’ associazione Livorno Com’era, l’Archivio di Stato di Livorno e la Biblioteca Comunale, i quali hanno permesso ai visitatori di riscoprire i vecchi teatri nel fervore delle loro attività. Per rivivere questi bellissimi luoghi d’incontro e di celebrazione della vita, vi sono fotografie del Teatro Rossini e del San Marco per esempio, così anche i cinema, quello d’Antignano, l’Aurora e il Salon Parisien primo cinematografo di Livorno.

Inoltre l’interprete Elena Zagaroli, con la sua performance “Mise en Abyme”, danza per accompagnare le persone con il movimento del corpo attraverso le immagini e gli spazi di questa esposizione, un viaggio onirico e suggestivo per una cornice che completa il pantheon delle arti.
CINEX, come progetto collettivo culturale, ha una kermesse di almeno qualche decina di collaboratori in Italia e all’estero, e contando sul recupero della memoria attraverso l’occhio fotografico con la pellicola cinematografica, mira a sensibilizzare l’uomo in quanto custode della sua storia.
Le energie sono state calibrate fra i protagonisti e partner, e il FIPILI HORROR Festival per la sua nona edizione ripresenterà la mostra a ottobre.
Una passione, quella della curatrice Barini, che negli anni ha creato FO.LI.ES. ovvero una sua realtà artistica e professionale per dare al mondo quel necessario pizzico di follia che serve a uscire dagli schemi.
Presente alla settantasettesima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, Giulia vuole far notare come anche i più piccoli capolavori del cinema possono essere grandi, quei film che la grande produzione o il pubblico non considera come dovrebbe, ma egualmente degni di essere scoperti.

Impressionando il passato nelle pellicole della storia, questi artisti fanno si che la nostra mente divenga un macchina del tempo per rammentarci che l’immortalità è negli occhi di chi del ricordo ne fa un prezioso tesoro.

La cittadinanza è invitata al prossimo appuntamento con CINEX al FIPILI HORROR Festival.

 

 

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