Morte di un idolo, rinascita di una leggenda: Jim Morrison.

Dal Club dei 27 a Barry Manilow.

FLORILEGIO DEL MISTERO: LA MUSICA ED I SUOI AUTORI

“Non serve strappare le pagine della vita, basta saper voltare pagina e ricominciare” James Douglas Morrison

di Tiziana Etna

Ogni mese i redattori di questo giornale pubblicano le loro argomentazioni sviluppandole intorno ad un tema comune, quello di settembre tratta la “rinascita”. Ora , nell’ambito delle mie competenze sarebbe ovvio, per non dire scontato, parlarne in termini di reincarnazione, e beh! Sicuramente non mancherà l’occasione di affrontare il tema da un’angolazione diciamo più spirituale, questo perchè è risaputo che subisco il fascino del mistero e che sono impegnata nella ricerca, tuttavia sono davvero tantissimi i misteri in tutti i luoghi e in tutti gli ambiti che naturalmente il mondo della musica non fa eccezione; e infatti, ho pensato di valutare  la “rinascita” in senso letterale e cioè quello di nascere nuovamente: con un altro aspetto, con un altro nome e in questo caso con un altro sound. Il tutto in una stessa vita.Un bel mistero no?! Sfogliando e guardando mi sono imbattuta in una nota leggenda metropolitana, in quanto ampiamente oltre i limiti dell’assurdo al riguardo del front-man dei Doors: Jim Morrison e per quanto insensata ho deciso di andare un po’ più a fondo.

Si dice di ogni celebrità morta giovane e d’improvviso che abbia cambiato identità per ritirarsi su un’isola deserta oppure che sia stata rapita dagli alieni, ipotesi comunque contemplata da un gruppo di sostenitori che ritengono Morrison un alieno rettiliano, significando così l’appellativo di “re lucertola”. In merito a Jim Morrison se ne sono dette tante e tutte hanno un lato fantasy e fanno ben sperare per lui, tuttavia, l’ipotesi che per un bel po’ di tempo è stata più sostenuta è a mio avviso ancora più straordinaria di un rapimento alieno, infatti, c’è chi dice che non sia morto ma che abbia cambiato i connotati con una serie di d’interventi di chirurgia plastica al volto, diventando di fatto l’artista pop Barry Manilow. Assurdo!? Si, lo è, ma per quanto allucinante ci sono seri elementi a favore di questa teoria, che la rendono forse solo leggermente più verosimile di un rapimento alieno, almeno per una come me che agli alieni ci crede!.

Per credere ad una cosa tanto assurda è necessario prendere la storia dall’inizio e dal Club dei 27, così definito dai giornalisti per intendere un pugno d’iconiche celebrità legate dalla strana coincidenza che li vuole morti a ventisette anni e all’apice della loro carriera. Leader popolari investiti di tale titolo dagli stessi fans. Artisti capaci di fomentare le masse e crescere un movimento di controcultura e tutti con la comune tendenza ad esagerare con alcolici, droghe e farmaci. Drogati con il delirio di onnipotenza, paladini di una libertà esasperata e tutti morti a causa del loro delirio…forse, apparentemente.

Robert Jhonson

Il mistero del Club dei 27 ha inizio nel 1938 con la morte di Robert Johnson, del quale si racconta che non sapesse suonare e dopo essere sparito per tempo, tornò con un incredibile talento mettendo le basi del blues e del rock. La storia narra che avesse venduto l’anima al diavolo, elemento che ha certamente contribuito a rendere più arcane le successive morti.

E’ nel 1969 con la morte di uno dei fondatori del Rolling Stones: Brian Jones affogato nella sua piscina, seguita da quella di Jimi Handrix nel settembre del 1970 affogato invece nel suo vomito e neanche un mese dopo raggiunto da Janis Joplin deceduta per overdose, che si comincia a parlare della maledizione del Club dei 27 o “J27” per il dettaglio della “J” nel nome. A questa lista sia aggiunge Jim Morrison il 3 luglio 1971.

 Elementi pericolosi con il superpotere della musica e del rock e il Club dei 27 si popola di nuovo con Kurt Cobain nel 95’, stavolta nessuna “J” nel nome e con Amy J Winehouse a luglio 2011 e riecco ancora una volta una  “J” nel nome.

E’ se dietro a questa maledizione ci fossero reali e concrete azioni dei servizi segreti impegnati a soffocare la potenza mediatica delle rock stars? La CIA ad esempio?!

Ma torniamo a Jim Morrison, il re lucertola, sono gli anni della contestazione, del movimento hippy, sono gli anni del “sesso droga e rock and roll” delle comuni, delle droghe psichedeliche, dei capelloni e di woodstock e dei mega concerti sull’Isola di Wight; su James Douglas Morrison gravano diversi carichi pendenti ed è sotto l’occhio del ciclone per aver mostrato il pene e simulato la masturbazione pubblicamente a Miami.

Jim Morrison The Doors-scena tratta dal film documentario “When You’re Strange”

Entra nel Club dei 27 quando la fidanzata Pamela Coulson lo trova morto nella vasca da bagno del loro alloggio a Parigi, o quanto meno questa è la versione ufficiale, un’altra versione dice che muore per miscuglio di droghe in un locale parigino per essere posizionato nella vasca successivamente dai pusher. Ma perché Jim Morrison è a Parigi? Perché sente il bisogno di dedicarsi alla poesia? Perchè vuole staccarsi dalla fama? Oppure, la morte dei suoi amici lo spaventa e sta cercando un modo per restare in vita? Cosa spaventa Jim?  E’ spaventato dalle conseguenze delle sue azioni? Da una maledizione, quella del Club dei 27? Le celebrità del rock muoiono. Jim ha paura di qualcosa o di qualcuno, è paranoico e depresso quando si trasferisce a Parigi con Pamela.

scena tratta dal film documentario “When You’re Strange”

 Qualche giorno pima di morire riceve la visita dell’Ammiraglio Morrison, suo padre. A favore dell’ipotesi che Jim Morrison sia ancora vivo sotto mentite spoglie è proprio la visita del padre, alto graduato della marina che potrebbe aver avuto il beneficio di offrire una scelta a James Douglas Morrison e la funzione di convincerlo a sottoporsi ad un cambio d’identità invasivo e irreversibile pur di continuare a vivere.

Prima di vedere da dove arriva questa storia pazzesca c’è da dire che nessuno vede il corpo morto di Jim all’infuori di Pamela ed il medico legale Max Vasille che dichiara il decesso per arresto cardiaco, nessun’altro vede il corpo, nessuna autopsia, e inoltre, per volere della famiglia, la notizia dell’accaduto viene resa pubblica dopo il funerale e la salma di Jim Morrison, una rock star reietta al tempo, sepolta nel cimitero monumentale di Parigi Père Lachaise insieme a molte illustri personalità di spicco che furono.

La storia incredibile della rinascita “di Morrison a Manilow” arriva dalle cronache del giornalista investigativo Billy Window che negl’anni 90’ riceve un pacco anonimo contenente un 45giri di un’artista sconosciuto, delle cartelle cliniche, il cd di Barry Manilow con i contenuti speciali del 25th anniversario del Brano Mandy ed una stringa di numeri appartenente ad una divisa carceraria, ovviamente non comprende l’attinenza tra gli oggetti del pacco, ma è deciso a scoprirlo. La prima cosa che emerge è che il disco dello sconosciuto intitolato Brandy è lo stesso brano Mandy cantato da Barry Manilow , nota che le cartelle cliniche si riferiscono ad interventi di chirurgia e tutti i fogli riportano una sigla:” J27”. La stringa dei numeri lo porta ad un uomo, un detenuto che non sembra avere alcuna attinenza con il caso in questione, con quest’uomo, un certo Muller, esamina il disco ed il cd con Billy Window senza comprendere, ma è solo nei contenuti speciali che riconosce in video un ex compagno di cella, un uomo Jack Ryan che gli aveva raccontato la storia che pensava assurda e cioè quella di essere una spia infiltrata nel giro ed il killer dei J27; arriva a comprendere che J27 è un corpo speciale della CIA e ad ipotizzare che lo stesso Jack Ryan potrebbe aver seguito Jim Morrison nel cambio d’identità, attraverso quella che sembra proprio una confessione; ma perché una spia dovrebbe confessare se non per depistare o per rivendicare la sua gloria? Jack Rayan appare in foto accanto a tutte le vittime del Club dei 27 degli anni 60/70’.

Jim Morrison muore nel 1971, nel 1972 risulta l’ultimo intervento chirurgico nelle cartelle cliniche, nel frattempo Pamela Coulson nel 74’ viene trovata morta per overdose a Los Angeles e Barry Manilow spunta dal nulla, con “Mandy” (Me and you : per Pamela? chissà) non si sa molto di lui, poche notizie e confuse fino a quel momento. Può essere vero che per sfuggire alla morte, il padre l’avesse intimato a ritirarsi facendo un accordo con la CIA, cambiare identità, completamente, per continuare a fare musica e inscenare una uscita col botto? Questa e’ una storia fantasy, decisamente, ma Barry Manilow alto come Jim, stessa corporatura, anno di nascita e stesso spettro vocale, compatibile al 100% si esibisce ancora nel suo hotel a Las Vegas che si chiama “Paris”.

Barry Manilow

Straordinarie coincidenze?! Beh si! Non è possibile andare oltre con la fantasia. A sostegno dell’idea che Jim Morrison non sia morto c’è chi dice di averlo visto, una donna ha sostenuto di aver vissuto con lui. Negli anni 80’Jacques Rochard  nel libro “Jim Morrison Vivo!” racconta di averlo intervistato e di aver curato la pubblicazione delle sue poesie.

La verità resterà un mistero. Una cosa è certa il 3 luglio 1971 è andato via per sempre un idolo ed è nata una leggenda.

Penso solo a come potrebbe viverla Manilow semmai fosse vero che un tempo era Jim…ma temo che anche questo non lo sapremo mai.

Per capire meglio il percorso dei Doors e la vita di Jim Morrison assolutamente da vedere il documentario “When You’re Strange” la voce narrante è di Morgan e nella versione originale di Jonny Deep.



When You’re Strange versione italiana voce narrante Morgan

Altre Fonti:

www.leggendeurbane,com

Wikipedia

https://www.memonews.it/robert-johnson-luomo-che-ha-venduto-lanima-al-diavolo-per-imparare-suonare/

Condividere è conoscere!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *