I Princìpi: punto d’incontro tra la morale e i doveri

di Paolo Cavaleri

Mai è facile costruire il proprio cammino o seguire le nostre aspirazioni, quasi sempre dovrai scontrarti con ciò che “non si può fare”. Spesso avrai delle percezioni che questo modo di vivere sia imposto. Ti sarà capitato di dover pensare “non immaginavo questo per me”, ecco, passerai da questo pensiero, dove seguirai il protocollo che viene dall’alto, ti sentirai in colpa se non ti adeguerai alle convenzioni sociali, quello che oggi usano chiamare “politicamente corretto”, ma poi ti fermerai. Ti fermerai e nella tua staticità e adeguamento ti sentirai una persona priva di qualcosa, mancante di quel fervore tipico della gioventù, quando eri indomabile e sognante nelle decisioni.
Dovrai andare avanti sapendo che ci sono delle persone che vivono agiatamente su questi sistemi sociali, ma sappi che il loro status è costituito dalle mancanze degli altri.
Vi è una tremenda confusione della scala dei valori umani, per questo mi limiterò a proporti di rammentare quali sono i tuoi Princìpi:
I Princìpi sono lo scheletro della nostra morale, i punti cardinali della tua mappa spirituale.
Un arduo percorso si prospetta davanti a noi, ma se vedrai bene che cosa è importante per te, capirai quanto è fallace la retorica del potere. Il potere altro non è che controllo.


Braveheart – il film (1995)


A scrivere la Storia sono gli stessi che hanno impiccato degli Eroi

Nel 1280 D.C. l’Inghilterra e la Francia sono i più grandi regni del continente europeo. Per consolidare questo potere Edoardo il Plantageneto come sovrano inglese, con il Re francese, combinano le nozze dei loro figli: Edoardo e Isabella. Il regno di Scozia, perso il suo Re senza eredi, lascia che il controllo passi in mano ai nobili scozzesi, i quali, non trovando un accordo nel tempo per guidare il popolo, preferiscono stare sotto scacco degli inglesi. Essi uccidono più volte i ribelli, fra questi vi è anche un plebeo con terre proprie: Malcom Wallace. Il suo giovane figlio William, dunque orfano, partirà con suo zio per diventare uomo.
Il tempo passa, il Plantageneto consolida il patto col Re di Francia costringendo i loro figli a un matrimonio senza amore e vessando i diritti degli scozzesi privi di una guida.

Il problema della Scozia è che ci sono troppi scozzesi ” – il Plantageneto.

William divenuto uomo torna a casa con il desiderio nel cuore di vivere in pace e di crearsi una famiglia, rincontra Murron, la ragazza sempre amata, mai dimenticata e si innamoreranno.
Le leggi imposte dalla tirannia inglese danno il diritto al proprietario del feudo scozzese di prendere le giovani spose la prima notte di nozze, per questo William e Murron si sposeranno in segreto.
In seguito alle attenzioni di un soldato che vuole approfittare della giovane sposa, William la difenderà  scatenando una ribellione al feudo che porterà ella alla morte.
Inizia così la guerra per l’unità nazionale:

Io sono William Wallace, voi altri sarete risparmiati. Tornate in Inghilterra e dite a tutti che le figlie e i figli di Scozia non sono più vostri … e dite che la Scozia è libera ” – Wallace. Attraverso tre battaglie e un corollario di personaggi, si assiste alla decadenza degli uomini e dei contesti privi di princìpi morali e umani.
I nobili scozzesi non sempre appoggeranno i loro patrioti, essi sono più interessati ai titoli elargiti dalla corona inglese. Tra questi vi è Robert Bruce, legittimo erede al trono di Scozia, ammiratore di Wallace con cui sancirà un’ alleanza poi messa in pericolo dal padre che lo inizierà all’arte del complotto

Tu abbraccerai questa ribellione, le darai sostegno dal nord mentre io mi guadagnerò il favore inglese condannandola e ordinando che i nostri territori del sud le oppongano resistenza ” – Bruce Senior

Gli scozzesi vinceranno a Stirling e a York, il Plantageneto proverà a corrompere Wallace, manderà Isabella moglie di suo figlio ed ecco che lo scenario dominante della scacchiera muta, l’uomo di principio si rivela cambiando le sorti della guerra.
Come finirà ?

Guarda Osserva Comprendi

Braveheart è una pellicola del 1995 interpretata e diretta da Mel Gibson, rappresenta una pietra miliare del genere storico-epico-avventuroso. Il film ha fatto da ago della bilancia, sensibilizzando gli scozzesi sul referendum dell’11 settembre del 1997, riguardo alla possibilità di avere un parlamento libero da altre influenze politiche, e quindi più autonomo.
Aggiudicandosi cinque Oscar, e il premio come miglior film, Gibson è affiancato da Sophie Marceau, Brendan Gleeson e Brian Cox.
Wallace come uomo di principio e figura realmente esistita, rientra nella storia dimenticata dell’attuale Scozia.
I princìpi sono le potenziali indicazioni di una corretta etica comportamentale, ovviamente non prendendo esempio dalla violenza delle battaglie che caratterizzavano l’epoca, bensì suggerendo le scelte dei personaggi su quello che orienta il loro spirito:
Se si osserva la conversazione fra Robert Bruce e Wallace su che cosa spinge gli uomini al coraggio si evince che sono attratti dai princìpi che hanno dentro ma che non riescono a seguire:

-“ Ci servono quei nobili, ma hanno troppo da rischiare, possiedono titoli, castelli e terre ” – Robert Bruce
-“ I titoli vi fanno rivendicare il diritto al trono di Scozia, ma gli uomini non seguono i titoli … seguono il coraggio ”- Wallace

Così il futuro Re riconoscerà che l’arte dell’inganno suggerita dal padre non è utile:

-“ Terre, titoli, uomini, potere, niente … gli uomini combattono per me perché se non lo fanno li caccio dalle loro terre affamando le loro famiglie … hanno combattuto per Wallace, lui si batte per qualcosa che io non ho mai avuto … voglio credere in qualcosa come fa lui, mai più mi schiererò dalla parte sbagliata ”- Robert Bruce


Buona visione


Che mai si arrivi ad altre guerre, portatrici di violenza, i princìpi se ben ascoltati possono fare la differenza fra chi è incorruttibile e chi è ricattabile, evitando atroci sofferenze.
Il male genera male e il bene genera sé stesso, è tempo di essere indomabili secondo coscienza.
Questo dice William davanti a Isabella in risposta a una provocazione del consigliere inglese:

Sanguinarius homo indomitus est, et se me dite mendacium ” – consigliere
( è un uomo sanguinario e selvaggio e mente )

Ego numquam pronunciare mendacium sed ego sum homo indomitus ” – William
( mai mento, e si sono un uomo indomito )

Condividere è conoscere!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *