Settimana bianca sicura, la Conferenza delle Regioni approva linee guida anti-Covid

Scritto da Walter Fortini- Agenzia Toscana Notizie

L’assessore Marras: “Faremo di tutto, tornati in zona arancione o gialla,
per riaprire in sicurezza gli impianti dei nostri comprensori

FIRENZE – Fin quando la Toscana sarà in zona rossa, anche se la prima neve
ha già fatto la comparsa, spostarsi per andare a sciare sarà impossibile:
ogni attività amatoriale è infatti sospesa. Anche nelle zone gialle e
arancioni al momento però non era possibile sciare in attesa di linee
guida: lo prevedeva il decreto del presidente del Consiglio dei ministri
del 3 novembre e la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome le
ha oggi, 23 novembre, approvate. Il documento dovrà adesso essere
sottoposto al Governo e al Comitato tecnico scientifico

“Faremo di tutto, una volta ricollocati in zona arancione o gialla –
commenta l’assessore al turismo della Toscana, Leonardo Marras – per far
ripartire in totale sicurezza gli impianti del comprensorio dell’Abetone e
della Val di Luce sull’Appennino tosco-emiliano, quelli del comprensorio
amiatino e quelli in Lunigiana”. “Quanto al prossimo Dpcm atteso per il
4 dicembre -. aggiunge – , qualora il Governo intenda adottare nuove misure
più restrittive auspichiamo, come Regioni e tutte assieme, che queste
siano oggetto prima di un confronto”.

Le regole per la settimana bianca anti-Covid licenziate dalla Conferenza
delle Regioni e delle Province autonome prevedono mascherina chirurgica
obbligatoria per tutti gli sciatori – meglio se indossata sotto lo
scaldacollo -, presenze in funivie e cabinovie ridotte alla metà della
capienza massima possibile (che potrà rimanere tale solo sulle seggiovie),
tetto di skipass giornalieri per tenere sotto controllo le presenze ed
acquisto on line dei biglietti. Attenzione è stata posta anche allo svago
vicino e lontano dalle piste: così, una volta tolti gli scarponi da sci,
aperitivi ed happy hour nei locali saranno possibili solo con posti a
sedere e nel rispetto delle misure di sicurezza che riguardano bar e
ristoranti.

Mentre ci si avvicina agli impianti di risalita si dovrà inoltre sempre
rispettare la distanza di un metro tra le persone: anche tra conviventi e
congiunti dello stesso nucleo familiare, salvo i bambini al di sotto di un
metro e 25 centimetri o i non vedenti che hanno bisogno chiaramente di
essere accompagnati. I gestori dovranno dunque organizzarsi per gestire
flussi e code. Solo nel caso di temporali od altri eventi atmosferici
eccezionali, sarà consentito l’uso degli impianti a pieno carico per la
discesa a valle, per scongiurare assembramenti nelle stazioni a monte.

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