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Carissimi redattori e amati lettori
L’EDITORIALE – dopo il concetto di libertà, accarezzata con l’idea di “una sensazione data da l’insieme dei desideri che parlano fra pensieri e azioni ” ho creduto di andare a vedere un corollario di percezioni che tutti consideriamo, anche per sentirsi liberi.
Questo gruppo di fattori, questo insieme ha a che fare con l’apprendimento, la stimolazione, l’esperienza e la conoscenza. Educatori moderni dicono che si imparano, ma c’è un ancestrale humus all’interno della nostra biologia che muove il cuore, mani e mente: i sentimenti.
Etimologicamente somigliante alla parola sensi non posso che considerare quei canali attraverso cui scopriamo il mondo: vista, udito, tatto, olfatto, gusto. Invito voi stessi a sentirvi liberi pensandovi nel mentre osservate, ascoltate e toccate chi amate o odorate e gustate un sapore dell’infanzia. Così, nel mentre si abbandona la mente, vi sono reazioni come salivazione, arrossamento, battito cardiaco e sguardo alterati nei modi e misure che scoprono una parte dell’essere che siete e che è poco consono in questa società. C’è un piacevole legame con le cose o persone immaginate, un collegamento chiamato affezione. L’affetto è il principio di attaccamento che proviamo e riconosciamo come sentimento.
Ve ne sono anche di neutri quando non comprendiamo questioni collettive o negativi perché non corrisposti nei rapporti umani divenuti aridi. Al di là di questo è spesso la mente che ha la propensione ad aprirsi o chiudersi in una situazione. È vero che è possibile apprendere i sentimenti, nel senso di comprendere gli iter processuali di una scelta individuale ad ogni età, ma è altrettanto sacro capire come ognuno nasca, cresca e sviluppi con delle sue affezioni.
Se ciò a cui tengo non è compreso, non è detto che debba rivendicarlo al mondo: vi sono questioni talmente intime e ritrosie dell’animo così flebili che molte persone necessitano di un loro spazio, e di tempistiche differenti dalla norma. Quasi inutile ribadire come ogni cultura abbia regole intrinseche e come ognuno debba avere il coraggio di cambiare la propria vita, tuttavia è importante capire che i sentimenti personali vanno protetti, ed espressi nelle forme e misure coi simili. È necessario a un’umanità in espansione che ha visto piccoli ragionieri diventare imprenditori, alcuni ricchi, grandi beneficiari e sportivi famosi silenti benefattori.
Penso ad artisti, dalla pittura alla recitazione, musicisti, inventori, grandi matematici … in una parola, visionari che niente furono, se non derisi quando erano in vita. Essi hanno avuto una rivincita invisibile, ispirando i posteri che hanno riconosciuto un agire sentimentale perché hanno saputo trasmettere quel pathos anche dopo aver lasciato questa vita.
Un concetto potente quello dei sentimenti, trascende il tempo e forgia gli uomini, tanto da destare il dormiente e muovere l’immobile. Ecco perché è utile credere alla sua immortalità.
Credi al potere di una lacrima,
scopri le sue cause e l’oceano solcherai
Guarda l’impervia scintilla,
tocca l’umano genio e di passioni vivrai
Odi il respiro di un bambino,
pensalo vento forte e i dolori attenuerai
Lascia il fiore alla radice
è casa di piccole e maestose creature
Senti dovunque nel mondo
Ascolta chiunque tu possa
Sii fortemente come sei
e l’universo in te sarà
Paolo Cavaleri