di Tiziana Etna
Vienna, città di arte e musica, da sempre considerata il cuore pulsante della cultura europea. Tra le sue vie eleganti e i sontuosi palazzi barocchi, hanno camminato e composto i più grandi musicisti della storia: Beethoven, Schubert, …e naturalmente Mozart, che a Vienna trovò non solo la maturità artistica, ma anche il palcoscenico ideale per esprimere il suo genio.
Sebbene nato a Salisburgo, è a Vienna che Wolfgang Amadeus Mozart divenne davvero Mozart: un compositore rivoluzionario, indipendente, capace di sovvertire le regalo pur rispettandole, amato e al tempo stesso incompreso.
Parte intorno alle nove da Firenze campo di Marte, il treno night jet della compagnia austriaca ed ha altre partenze sono programmate quotidianamente da Roma Genova Venezia e si muove anche verso Salisburgo ed altre città austriache. Dicevamo.. parte intorno alle 21 da Firenze ed arriva a Vienna la mattina alle nove – si viaggia in prima o in seconda Classe e su poltrone o cuccette Deluxe: dipende dal budget… C’è tanti modi per raggiungere Vienna in aereo in autobus e in macchina, tuttavia il night jet è un’economica e sicura opzione. Il nostro obiettivo era Mozart a Vienna: l’uomo il genio la memoria.

Titolo: Mozart a Vienna. L’uomo, il genio, la memoria.
“Vienna. La città dei valzer, degli imperatori e dei sogni in note. Ma anche la città dove un giovane musicista salisburghese, a venticinque anni, decise di diventare uomo.”
Duomo di Santo Stefano, interno, navata centrale.
“Corre l’anno 1781. Wolfgang Amadeus Mozart, insofferente ai limiti imposti dalla corte di Salisburgo, arriva a Vienna da solo. È un atto di ribellione, ma anche di fede: quella nel proprio talento. Qui, sceglie la libertà dell’artista indipendente, sfidando l’instabilità economica pur di rispondere solo alla sua musica.”
“Pochi mesi dopo il suo arrivo, Mozart ottiene un invito prestigioso: esibirsi davanti all’imperatore Giuseppe II. Sul palco del palazzo di Schönbrunn, presenta una delle sue sonate per violino e pianoforte, sorprendendo la corte con una musicalità limpida, ma allo stesso tempo ribelle. Il pubblico resta incantato. Vienna, da quel giorno, non potrà più ignorarlo.”
“Mozart vive al numero 5 di Domgasse. Un appartamento elegante, oggi museo, che lo accoglie nel periodo forse più fecondo della sua vita: qui compone Le nozze di Figaro, capolavoro di ironia e umanità, mentre la sua reputazione cresce e affascina i salotti più colti della città.”
Duomo di Santo Stefano.
“È proprio qui, nel cuore di Vienna, che il 4 agosto 1782 Mozart sposa Constanze Weber. Una scelta di cuore e non di convenienza, osteggiata dalla famiglia, ma che segna l’inizio di un legame profondo e complesso, fatto di musica, figli – molti dei quali sfortunatamente morti in tenera età – e una quotidianità fragile, spesso segnata dai debiti.”
“In questi anni Vienna lo acclama, poi lo dimentica, poi lo reclama di nuovo. Le sue opere invadono i teatri: Don Giovanni, Così fan tutte, Il flauto magico. Al Theater an der Wien va in scena l’ultima, travolgente stagione della sua vita..
“Ma la luce si spegne presto. Il 5 dicembre 1791, Wolfgang Amadeus Mozart muore a soli 35 anni. Una malattia breve e misteriosa. Il genio scompare in povertà, sepolto in una fossa comune, come molti del suo tempo. Il luogo esatto della sua tomba è ancora oggi incerto, ma Vienna ha imparato a onorarlo con rispetto e silenzio.”
“Mozart era contraddizione e bellezza. Giocoso e profondo, infantile e visionario. Dotato di un umorismo tagliente, ma capace di scavare nell’animo umano con una delicatezza disarmante. Scriveva musica come se la dettasse il cielo, ma restava uomo tra gli uomini, con i suoi entusiasmi, le sue cadute, le sue debolezze.”
“Vienna fu il teatro della sua vita adulta: la città dove cercò l’affermazione, dove amò, lottò e sognò. E se oggi ne ascoltiamo ancora la voce, è perché la sua musica continua a raccontare ciò che noi stessi fatichiamo a dire: la fragilità, la grandezza, l’infinita meraviglia dell’essere umani.”