di Paolo Cavaleri
CINETICA – Emozioni. Per molti un lungo viaggio per altri una sentenza. È probabile che questa pellicola sia più apprezzata dai grandi che dai giovani, perché è intrisa di un dolore realistico, dove la bellezza per quanto presente, è il modo di suggerire come la propria felicità sia primaria proprio per l’incapacità di resistere alle emozioni. Che ognuno scelga cosa è meglio per sé e gli altri … una volta si diceva così, e forse, in alcuni frangenti di poche vite, ascoltare il proprio spirito può essere la via per lenire falsità, bigotti obblighi e piatte esistenze.
The Fabelmans – (2022)
“Si fa quello che il cuore ti dice di fare, perché la tua vita non la devi a nessuno … nemmeno a me”
America, secondo dopoguerra. Sam è un ragazzo ebreo con tre sorelle, un padre amorevole e una madre premurosa. Rappresentano una famiglia modello, con la presente frequenza di Benny, migliore amico e collaboratore del padre, divenuto nel tempo uno zio per i bambini, ed entrambi lavorano nel settore industriale. Il ragazzo mostra presto le sue passioni, e la madre che in verità da piccola fu una promettente pianista, lo spinge a perseguire il suo ardimento per il cinema. Spesso si confronta col marito. Egli, invero uno scienziato, porterà sempre più la famiglia a viaggiare per la sua carriera e, Benny quale affezionato membro della casa, seguirà negli anni adolescenziali Sam incoraggiando il ragazzo a fare film.
Il giovane si renderà conto che l’equilibrio in cui è cresciuto, in quanto ammiri suo padre, vacilli proprio per un’indole somigliante a quella di sua madre: sognatrice, profonda, amante della vita.
Guarda Osserva Comprendi – “The Fabelmans” è una pellicola del 2022, per la regia di Steven Spielberg e vede la partecipazioni di attori come Gabriel LaBelle, Michelle Williams, Paul Dano, Seth Rogen ed altri. Ispirato alla biografia del regista, appartiene al genere drammatico e mostra come siano non solo fondamentali le emozioni, bensì ineludibili per quei cuori sensibili ai venti dell’anima.
La chiave di lettura della pellicola, al di là che si possa convenireo no con le scelte dei personaggi, è chiarita nel lungo termine: il film mostra come assopire la propria e reale natura non convenga né per se stessi né per chi ci sta accanto. Questo lo vediamo nei due coprotagonisti, i genitori del ragazzo, entrambi capiscono che il figlio non potrà mai essere una loro diretta propaggine, soprattutto quando capiscono che ciò che pretendono da lui non è giusto per la sua felicità. La madre è figura fondamentale per capire l’inizio del viaggio che attraverso gli occhi del figlio, sono occasione di rivedere le cause delle sue passioni – “Sai cosa mi manca di più del piano, arrendermi alla partitura” – dice al marito, quando riflette sul perché Sam ha bisogno di filmare una nuova scena di un nastro visto in sala. Un controllo che, seppur piccolo, consente all’infante di veicolare le sue emozioni per creare il suo mondo dove essere felice e protetto.
Il cinema per il ragazzo non è solo una passione che gli permette di esprimere le proprie emozioni, ma un mezzo per ritrattarle, qualificarle, stravolgerle e inventarsi una vita parallela. Le emozioni sono l’humus alla base dei rapporti umani: lo sfogo colpadre, il fatto che coinvolga amici coetanei nella realizzazione dei film, il bacio con la ragazza del liceo, la scimmia che la mamma adotta dopo l’ultimo trasferimento, perfino la descrizione su una sigaretta offerta dal bullo della scuola. Egli è talmente assuefatto solo dalla ricerca di emozioni nuove che crea un suo modo di vedere e vivere le cose, e spesso è importante più il viaggio del risultato finale. Interessante ma non vitale è il dialogo che avrà con lo zio materno che lo metterà in guardia sul rapporto tra la famiglia e l’arte.
Buona visione – è fondamentale non mettere all’opposto le due figure genitoriali: anche se il papà esprime il suo cristallino pensiero in questo modo ai desideri del giovane – “Parlo di qualcosa di reale non di immaginario, qualcosa che le persone possono usare” – e sua moglie confessa tutta la sua ritrosia per l’autorità con queste parole – “Gli psichiatri ti fanno capire perché provi un sentimento, non ti fanno provare sentimenti diversi” – sono le emozioni che provano a farli accettare e resistere al dolore delle scelte dei loro simili.
Come chi si dice fedele cede dopo alla sua natura, chi appare fermo, accetta in silenzio per la felicità dell’altro. Questa è una storia che sembra cedere alle emozioni, ma in realtà prova a comprenderle, mostrandole, suggerendo di accettarle per il bene di tutti, anche se non è facile.