Emozioni della scrittura  

 Samuel Beckett e Luis Borges

Apostolos Apostolou. Scrittore e professore di filosofia.

KAIRICITA’ – Luis Borges: Qualche volte penso che ci sono giorni in cui il tempo sembra essersi fermato..! Anche cerco  trovare cose che possono dare un altro senso. Ho trovato che nei sogni possiamo dire che siamo liberi qualche volte. Anche il libro può essere un ente chiuso alla comunicazione ma è una relazione, è un asse di innumerevoli relazioni. Mi sono sempre immaginato il paradiso come una specie di biblioteca.

Samuel Beckett: Io Luis, vedo la parola come una contenuto della vita. E questo perché l’ uomo è pieno di parole. Nella parola ci sono molti pensieri, memorie, emozioni, di un viaggio continuo.  

Luis Borges: Sono d’ accordo caro Samuel che la parola è fantasia. Tutti conosciamo che la fantasia è misteriosa, profonda, e infinita. E anche conosciamo che  la fantasia come  immagine abbraccia il mondo.

Samuel Beckett: Sai che dico Luis ? Che tutte le cose sono una grandeabitudine. Ma l’abitudine è una grande sordina. La gente si sveglia, fresca ed efficiente, assetata d’ ordine, di bellezza e di giustizia, ed esige la contropartita E molte volte penso: amo le cose perché le cose mi ricordano che sono vivo? 

Luis Borges: Sicuramente è cosi Samuel. Le cose sembrano come un destino assoluto. Un uomo gradatamente si identifica con la forma del proprio destino. 

Samuel Beckett: Infine, caro Luis,  niente è più reale del nulla. 

Luis Borges: Quando vediamo la vita come misura incontriamo il nulla, ma la vita non si misura dai respiri che facciamo, ma dai momenti che ci tolgono il respinto. 

Samuel Beckett: Credi, caro Luis che ci sono momenti che l’anima si libera, e si lascia volare sulle ali di un gabbiano? 

Luis Borges: Si lo credo. La anima è come la poesia. Ogni poesia è misteriosa. Nessuno sa interamente ciò che gli è stato concesso di scrivere.

Samuel Beckett: Non so molte cose per il destino degli uomini, non so molte cose per la storia. Potrei dirvi di più a proposito dei ravanelli.

Luis Borges: Cercare un senso nella storia è come cercare nelle nuvole forme di leoni o di montagne.

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