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Il coordinamento delle realtà operanti su Livorno per il settore musica incontrano l’assessore alla cultura

IL COORDINAMENTO DEI MUSICISTI LIVORNESI INCONTRA L’ASSESSORE LENZI
I primi a chiudere, gli ultimi ad aprire. Questa la fotografia impietosa ma realistica della sorte dei lavoratori del settore cultura, in genere, e dei musicisti in particolare, in tempo di Covid-19. Ma chi sono i lavoratori del settore cultura? E’ una domanda questa, alla quale spesso le istituzioni rispondono con uno stereotipo, riferendosi solo e soltanto a istituzioni pubbliche, fondazioni, teatri e mainstream musicale. Ma c’è un piccolo esercito di lavoratori che lavora parallelamente a tutto questo, e che costituisce l’ossatura della formazione musicale di base, delle produzioni musicali non industriali, dei concerti fuori dai circuiti più commerciali, della musica più viva, insomma. In questa disgraziata emergenza, ognuno di questi lavoratori si è trovato di fronte un problema che, nei fatti, ha aggiunto difficoltà alle difficoltà già condivise con tutti gli altri settori di attività economica: nei decreti, sin dai primi, neanche una riga che li nominasse per nome, o un’indicazione sugli obblighi, le chiusure, i protocolli di sicurezza. Si è fatto ricorso al senso di responsabilità, alle somiglianze con altri settori. Come si diceva, quindi, i primi a chiudere: ha vinto in quel momento la prudenza e anche un po’ la paura. Si sono levate molte voci per portare alla luce questa situazione. Una di queste voci è arrivata dallo staff di Percorsi Musicali al gran completo. Percorsi Musicali è una realtà livornese, un centro musicale polifunzionale che in quanto tale ben si presta a rappresentare le varie sfaccettature del settore. E’ stata una voce che ha voluto farsi sentire utilizzando il proprio contrario, negando la propria caratteristica fondamentale: in un video di quattro minuti e trentatré secondi (in ossequio a un ben più famoso e significativo silenzio), tutto lo staff di Percorsi Musicali taceva. Fermi gli strumenti, chiuse le bocche. Il video caratterizzato dall’hashtag #SHOWPERANTI ha aperto al strada a un passo successivo. Si è creato a Livorno un Coordinamento degli operatori musicali, delle scuole di musica, degli studi di registrazione, dei luoghi, in una definizione, nei quali la musica nasce e cresce. Questo l’elenco dei partecipanti: oltre a Percorsi Musicali, le Scuole di Musica Istituto Musicale Del Corona e Accademia Musicale Chorus, l’Ensemble Bacchelli, il Polo Artistico Vinile, gli studi di registrazione BigWave Recording Studios e Banana Recording Studio, la Delta Service per la logistica, i luoghi di musica live Surfer Joe e The Cage. Come si vede, sono rappresentate al meglio tutte le componenti del mondo musicale livornese: didattica musicale di qualità, lunga esperienza nell’organizzazione di eventi, professionalità riconosciuta a livello tecnico, il tutto gestito spesso da musicisti dalle carriere prestigiose. Si tratta di realtà conosciutissime in città, in qualche caso consolidate anche a livello internazionale, che vantano tutte eccellenze nelle proprie attività di riferimento. La volontà comune è quella di non farsi trovare impreparati dalla recente riapertura, elaborando una strategia comune che valorizzi un patrimonio di conoscenze e professionalità, in modo che Livorno possa conoscere una rinascita della propria vita culturale nel più breve tempo possibile. Le istituzioni cittadine, nella persona dell’Assessore alla Cultura Simone Lenzi, hanno immediatamente recepito la sollecitazione. C’è già stato un primo meeting on line, in cui l’Assessore ha incontrato il Coordinamento al completo, e in cui sono state stabilite alcune linee guida: gli incontri saranno settimanali, in modo da delineare un percorso non estemporaneo ma di lunga durata. Ognuno dei partecipanti al Coordinamento fungerà da presidio culturale del proprio quartiere, con iniziative live nella propria struttura, cosa che faciliterà l’attuazione e il rispetto di protocolli di sicurezza. L’idea è quella di far fiorire in vari luoghi della città, anche quelli in passato trascurati da questo tipo di iniziative, musica, spettacoli, progetti per i bimbi quali campi solari musicali. Il Coordinamento ha messo sul tavolo anche l’idea di implementare l’utilizzo della rete per diffondere contenuti sia live che registrati, anche questo da inserire in un quadro di iniziative coordinate a livello cittadino. La riapertura, per alcuni, è finalmente arrivata, altri purtroppo dovranno ancora attendere. I problemi da affrontare sono ingenti, ma la nascita del Coordinamento segna un momento importantissimo non solo per rispondere alle esigenze del momento, ma anche per trasformare la crisi in un’opportunità e contribuire a costruire in modo condiviso il futuro post coronavirus della vita culturale di Livorno.

Il collettivo.

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