Sawa Sawa Trust e CCN per un mondo più umano; Siamo tutti 141

Per la valorizzazione del territorio, l’innocenza dei bambini e un mondo più giusto .
Queste le motivazioni che hanno portato al secondo appuntamento estivo del Sawa Sawa Trust il 1 agosto in Piazza XX settembre a Livorno .

Un evento figlio di un ultimo incontro stagionale che ha visto una vera e propria kermesse di artisti e interpreti, i quali, per tutto il mese di luglio, hanno volontariamente sostenuto un progetto di ricostruzione del tessuto cittadino .
Così, fra le colonne tuscaniche della chiesa di San Benedetto, si sono coadiuvate più realtà :
Alessio Santacroce con Alessandro Isa Ponzuoli de La Quarta Via conMikol Zanni(IKO) e Silvia Barsotti (La Zia Rock) per Sawa Sawa Trust di Susanna Ureni;  il CCN (Centro Commerciale Naturale) e i suoi rappresentanti, Roberto Tani come presidente, Massimo Andorlini come portavoce, Stefania D’Echabur e Piero De Fraia; Padre Tomaz, parroco della chiesa di San Benedetto; Loris Rispoli per il Comitato Io Sono 141; Comune di Livorno .

Comincia Santacroce con il brano “L’ingiustizia delle mezze stagioni” .
Testo che sposa perfettamente i temi della serata, con Ponzuoli, denuncia un sistema politico e sociale che mette tutti in pericolo, invita a differire dall’arroganza e i giudizi delle persone:
 <<questo è un clima che ci stia cambiando>> .
Procedono con “Pareti Chiuse”  registrato presso la Casa della Cultura nel Cisternino di Città di Livorno, per un mondo dove si possa dare senza chiedere e che faccia crescere. Si presentano poi i componenti del CCN, Roberto, Stefania, Massimo e Piero che, orgogliosi delle iniziative estive, colgono l’occasione per ringraziare l’osteria Melafumo, un’altra realtà attiva in Piazza XX settembre .  

Silvia Barsotti come presentatrice, parlando al pubblico, ricorda quale sia la missione umanitaria del Sawa Sawa e ripropone le possibilità di aiuto a questi bambini del Kenya per una degna istruzione e sanità: acquisto del libro “ Il Barnaba ferito ” e partecipazione all’asta per il quadro di Piero Mochi, pittore labronico in attività da anni .

Ma Alessio e il chitarrista de La Quarta Via arricchiscono il loro repertorio con l’esecuzione di altri brani .
 “ Striscia come un verme ”, storia di un reale abuso subito da una donna ad opera di un uomo ora in libertà . Un grido di giustizia che racchiude tutto il suo dolore nell’ultima frase di questa canzone:
<< ti insegneremo che una donna si può solo amare >> .
Si va avanti con “ Il Gregge ”, un chiaro invito a mostrare i denti per non essere più persone prive d’identità, e per far si che la massa si riorienti nelle scelte future di questa società .
Qui, mostrata la passione di queste coinvolgenti parole, la Zia Rock invita l’artista a parlare del suo libro . 
Santacroce, come scrittore e musicista, devolverà l’intero ricavato dalla vendita de “ Il Barnaba ferito ” alla operatrice umanitaria Ureni e, dopo essersi esibito con gli ultimi due pezzi, “ Il Non Senso ”  e “ Mille cellule impazzite ”, dove si chiede che cosa saremmo senza i sogni, chiama Margherita Bandini .

Giovane cantante, regala al pubblico il testo de “ La notte della Repubblica ”,
pronunciando le parole senza musica ed enfatizzando il profondo significato del testo di Alessio .

Recitazione dunque, per una serata che ha continuato a creare emozioni poi con altri protagonisti .

E qui prende parola Loris Rispoli, esponente dell’associazione Io Sono 141,che incarna lo spirito della missione di sensibilizzazione per non dimenticare le vittime della tragedia del Moby Prince di Livorno del 10 aprile 1991:-“ Aspettiamo che la magistratura riprenda in mano la sentenza e trovi i responsabili, qualcuno dovrà rispondere di questo … grazie agli artisti che hanno scritto delle canzoni al riguardo e che si sono avvicinati a questa causa”  – .

Le esibizioni procedono con Mikol Zanni, in arte IKO:
appassionato e prolifico cantautore è molto coinvolto nella causa di Susanna, inoltre, esibendosi in questa piazza che lo ha visto crescere, ricollega con sentimento il concetto di ‘bellezza’ a quello di ‘territorio’ suonando “ Venere ”, dove, oltre a credere come ogni età abbia la sua beltà, il segno del tempo apre a diverse possibilità, non a caso Venere è anche un progetto fotografico .
Zanni continua con “ Copriti le spalle ”, per dare forza a tutti noi in modo tale da rialzarsi dopo le difficoltà .
Particolare plauso per “ La primavera in Trincea ”, un brano scritto da Santacroce ma interpretato da Zanni che Alessio ha composto in piena emergenza coronavirus, il testo parla delle tempranti condizioni che il personale sanitario ha dovuto fronteggiare durante la pandemia :
<< angeli senza difesa mandati a morire per noi >> .

Applausi per le ultime due canzoni, la curiosa “ Alain Delon ” per Iko e “ Migras ” di Santacroce .

Questo evento ha dato voce ai disagi moderni del nostro presente. Le città meritano davvero una riscoperta della cultura locale, lo dobbiamo alla storia, e per questo ringraziamo il CCN, per la profonda passione e impegno profusi nella creazione di questi appuntamenti estivi che speriamo saranno riproposti prossimamente . I musicisti si sono prestati con coraggio e spirito di abnegazione per la causa del Sawa Sawa Trust, un grazie particolare anche a tutte le persone per le donazioni, la più importante per l’acquisto del quadro di Mochi . Nella speranza che si faccia chiarezza nella vicenda del Moby Prince del 1991, auguriamo al Comitato Io Sono 141 di poter continuare la sua attività, che è anche la nostra .

In ultimo, non dimentichiamo del perché di tutto questo:
per dar valore al territorio, per l’innocenza dei bambini che necessitano di una buona istruzione e sanità in Kenya  e soprattutto, un mondo più giusto .


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