Milano rinasce con consapevolezza grazie a Wanderlust 108

di Annalisa Conti

Sabato 19 e domenica 20 settembre Milano ha ospitato il primo grande evento italiano dopo il lockdown. Nel bellissimo parco del City Life, centinaia di persone “in presenza” e per la prima volta anche in collegamento streaming, hanno potuto condividere la gioia di una giornata all’insegna della consapevolezza.

Che cos’è il Wanderlust 108?

Il Wanderlust 108 è l’unico triathlon di Mindful che da 10 anni porta nei parchi più belli del mondo e per la quarta volta in Italia, corsa, yoga e meditazione con l’intento di aiutare le persone a rendere la propria vita sana e felice, ispirando un percorso di vita sostenibilee consapevole.

Perché 108?

108 è un numero sacro dello yoga e ricorda qualcosa che tutti abbiamo in comune:

“1”= Unione: siamo accomunati da umanità e compassione
“0”= Completezza: siamo come un cerchio, ininterrotti e completi
“8”= Infinite possibilità: siamo tutti in viaggio verso la scoperta del proprio Vero Nord

Scopo comune Ri-nascere

Scopo dell’evento è stato la Ri- nascita. Una rinascita comune, condividendo l’esperienza con tutte le persone presenti, segno dell’inizio di una nuova normalità, e soprattutto una rinascita individuale, portando un’intenzione, un proponimento e lasciando andare il passato, perdonando e perdonandosi, per fare spazio a qualcosa di nuovo.
Casualità che il tema di settembre del nostro editoriale era dedicato alla rinascita, che il mio articolo parlasse proprio di accettazione e attaccamento? Secondo gli studi dello psicologo Carl Gustav Jung, questi eventi non sono casualità ma sincronicità, ovvero simultaneità di due avvenimenti vincolati dal senso, ma in maniera casuale, un allineamento con l’universo, come parte di un grande disegno per farci capire che siamo tutti interconnessi, sia sul piano materiale che su quello mentale e spirituale, e che ciò che ci accade ha sempre un significato. E’ così che mi piace chiamare la mia esperienza, di cui vi parlo oggi, al Wanderlust 108, pura sincronicità.

L’evento è partito alle 7.30 del mattino, molto ben organizzato e in assoluta sicurezza, dopo la registrazione c’è stato un divertente riscaldamento, dei coach della community degli adidas runners di Milanoper prepararci ai km di corsa che ognuno con il suo passo e con il proprio respiro ha portato a termine.
Dopo la corsa una breve pausa sull’erba, sistemati i tappetini nelle aree dedicate, tra musica e intrattenimento a cura di Federico Ferraro, speaker di RDS, abbiamo aspettato l’arrivo delle talent scelte per le sessioni di Yoga e meditazione. Il cielo iniziava a farsi grigio, qualche goccia cadeva dal cielo, ma l’energia di tutte le persone invogliava a rimanere, perciò, incuranti del temporale in arrivo, abbiamo accolto Denise Dellagiacoma che ci ha guidati in una sessione diYoga Body Mind Remix Flow, un mix di più stili per radicarci, connetterci, motivarci, lasciar andare, divertirci e rilassarci. Per chi come me non pratica yoga, ed è fermo da un paio d’anni, la sessione è stata perfetta perché i passi venivano spiegati lentamente e la connessione tra mente e respiro, rendeva la sessione armoniosa. Ognuno di noi si è concentrato a pensare “Cosa è davvero utile lasciare andare nella mia vita?” Una paura, una persona, una situazione e “Cosa sarebbe bello accogliere in questo momento e far entrare da oggi nella mia vita?”. Tutti abbiamo messo la nostra intenzione e senza rendercene conto era già passata più di mezz’ora, sul palco era il turno di Lucrezia Montrone con la sua sessione di Yoga che ci ha fatta rinascere come una fenice, consapevoli di ciò che va lasciato finalmente andare e ciò che va accolto. La sessione è stata infatti più dinamica, si percepiva la voglia di riscatto di iniziare davvero una nuova vita. A consolidare il tutto è arrivata la meditazione di Ela Mare, guida spirituale, che ci ha condotti in un viaggio di meditazione, esplorazione interiore e rinascita. Le mie lacrime e quelle di tante persone nel parco si sono unite alla pioggia che ormai cadeva incessante, come una doccia fredda che pulisce e rinnova, dove puoi stare solo immobile ad ascoltare te stesso e tutte le sensazioni che arrivano. Dopo un’attenta introspezione ci siamo voltati, abbiamo incrociato gli occhi del nostro vicino e alzandoci in piedi abbiamo perdonato noi stessi per non esserci amati e apprezzati soprattutto nei momenti di difficoltà. E’ stato emozionante poter condividere in silenzio, parlando solo attraverso gli occhi, l’emozione di chi ti stava accanto, che come te aveva la necessità di perdonarsi, di lasciare il passato alle spalle e di accogliersi come dono prezioso. Tutta l’energia e la carica di quel momento ha spazzato via le nubi e ci ha illuminati di luce nuova e del calore del sole che era li a riportare il sereno nella nostra vita e sulla nostra giornata.
Abbiamo così potuto godere del prato per il pranzo all’aria aperta, condividendo le nostre sensazioni riguardo all’esperienza appena vissuta. I sorrisi sul nostro volto parlavano da soli, ancora euforici dalla mattinata abbiamo dedicato il pomeriggio alla sperimentazione, accogliendo nuove tecniche e nuovi insegnamenti. Il programma di Wanderlust 108 era ricco di proposte “

Uncommons”, come da loro definite, meditazioni con campane tibetane, apertura dei chakra, lezioni di danze indiane e tanti alti workshop e attività di benessere esperienziale. Il sole ormai riscaldava le ossa e i nostri cuori aperti alla vita, al nuovo e alla voglia di rinascita che ormai si era fatta strada dentro di noi. Tutti avevamo lo spirito di scoperta e la voglia di riscatto, una forza che ci portava, nonostante la sveglia presto e le sessioni del mattino, a rimanere lì fino alla cerimonia di chiusura. Alle 16 Ela Mare ha infatti aperto la cerimonia con una sessione della tradizione yogica himalayana, grazie alla profonda consapevolezza di quello che stavamo facendo alle 16.30 conclusa la giornata ci siamo portati a casamomenti di divertimento, lacrime, gioia, occasioni di introspezione e crescita personale. Tutti ci siamo lasciati ispirare e abbiamo preso un impegno con noi stessi decidendo quanto voler essere coraggiosi nel lasciare andare e perdonare e quanto aprire il nostro cuore al nuovo. Ognuno di noi ha seminato qualcosa che nelle settimane successive sono certa fiorirà.

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