SPORT: Covid e l’emergenza continua

di Andrea Iuracà

Calcio (non giocato):

Come un incubo senza fine continua imperterrita ad aleggiare su tutto il mondo ed anche sul mondo del calcio, l’ombra del Covid-19. Solo la squadra del Genoa ne conta 18 fra calciatori e membri staff, 3 quelli del neo promosso Benevento, 5 la Fiorentina, 2 la Juventus tra i quali Cristiano Ronaldo, 2 il Napoli calcio, 5 l’Inter e molti altri di quasi tutte le squadre ad eccezione di un paio.

Situazione definita comunque sotto controllo dalle autorità competenti che hanno ridimensionato il periodo di quarantena post contagio da 14 giorni a 10 giorni con riammissione all’attività in seguito ad eventuale tampone negativo.

Calcio (giocato o quasi):

Finita invece o almeno così sembra per il momento la telenovela-barzelletta di Juventus-Napoli, partita alla quale i partenopei non hanno patecipato, a seguito del divieto imporsto dell’ASL1 di Napoli, a detta della società ma che in seguito attraverso le indagini si è rivelata motivazione assai non veritiera.

Verdetto del giudice sportivo che condanna il Napoli alla sconfitta per 3 a 0 a tavolino più 1 punto di penalizzazione in classifica, in quanto si accerta che la società napoli calcio avesse disdetto il volo per torino il giorno prima della richiesta di permesso alla stessa ASL per cui agendo volontariamente e premeditatamente per non andare a giocare a Torino. Attendiamo però sicuri ricorsi del Napoli i quali però sembrano dall’esito scontato.

 Torniamo invece a parlare di calcio giocato veramente perchè questa è la settimana della ripresa post nazionali, ma soprattutto, è la settimana del derby di Milano, il derby “della Madonnina”. Partita che ci attendiamo al quanto scoppiettante visto che ad essere davanti è il Milan, cosa che non accadeva da 7 lunghi anni.

Squadra rossonera che riabbraccia Ibrahimovic tornato negativo dopo essere risultato anch’egli positivo al virus e che però dovrà ancora fare a meno di Duarte e Gabbia oltre che a Rebic; Inter invece che arriverà con qualche significativa assenza causata soprattutto da Covid.

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