A Verona, un convegno per aprire gli occhi all’anima con le voci autorevoli dell’invisibile

Una giornata dedicata alla crescita interiore, alla consapevolezza e al risveglio dell’anima, che vedrà riuniti alcuni tra i più autorevoli ricercatori spirituali del panorama italiano: Manuela Pompas, Bernard Rouch, Marina Tonini, Pier Giorgio Caria, Paola Giovetti, Giulietta Bandiera, Luca Donini, coordinati da Tekla Avesani e Ofelia Camara .

di Tiziana Etna

STARGATE 2.1 – Verona, ottobre 2025 – Ci sono eventi che non sono semplici appuntamenti, ma chiamate interiori. “Aprire gli occhi all’anima – L’infinito è dentro te”, in programma il 19 ottobre al Cinema Teatro Stimate di Verona, è uno di questi. Una giornata dedicata alla crescita interiore, alla consapevolezza e al risveglio dell’anima, che vedrà riuniti alcuni tra i più autorevoli ricercatori spirituali del panorama italiano: Manuela Pompas, Bernard Rouch, Marina Tonini, Pier Giorgio Caria, Paola Giovetti, Giulietta Bandiera, Luca Donini, coordinati da Tekla Avesani e Ofelia Camara Escudero.
Non è raro imbattersi in locandine che promettono illuminazioni, ma in questo caso, il titolo non è solo evocativo: è un richiamo antico, che risuona dentro chi ha già intrapreso il proprio viaggio o sente che è arrivato il momento di farlo e desidera confrontarsi.
E per me, che da sempre considero la conoscenza interiore come il filo rosso della mia esistenza, questo appuntamento ha un sapore speciale.

Circa trentacinque anni fa, ogni mese andavo a Roma, la mia città natale. Ero felice di fermarmi alla libreria della Stazione Termini, un luogo per me quasi sacro: tra scaffali e profumi di carta trovavo volumi preziosi sull’esoterismo, sulla filosofia ermetica e sul vivere alternativo. Erano, per lo più, testi editi da Armenia ed Edizioni Mediterranee, oggi capisco che la scelta era un po’ obbligata, ma rispetto a quello che si trovava nelle librerie di Livorno ai tempi era un sogno e queste due case editrici erano specializzate nell’argomento, così ogni volta che ne acquistavo uno, all’interno trovavo delle schede di partecipazione ai convegni “La crescita interiore” e “L’uomo e il mistero”, curati da Paola Giovetti. Garantisco che non era facile come oggi, per chi viveva in città provinciali, trovare certi titoli e certe occasioni per incontrarsi.
Ci ho messo un po’ a cogliere quell’invito, ma quando finalmente ho deciso di partecipare, la mia vita è cambiata.
In quegli incontri ho conosciuto sciamani, medium, sensitivi e ricercatori dello spirito; persone straordinarie, capaci di aprire porte invisibili dentro l’anima. Ho vissuto esperienze intense, che mi hanno insegnato più di quanto qualunque libro potesse fare. E incontrato altre anime in cammino come me. Poi, come spesso accade, la vita ha mutato prospettive e ho dovuto allontanarmi per un po’, portando però dentro di me quel tesoro invisibile, che non ha mai smesso di brillare.
Negli anni ho continuato a nutrirlo, anche grazie ai testi di Manuela Pompas e alle sue idee per mettere in comunicazione operatori e/o ricercatori dello spirito. Infatti, correvano gli anni ‘90, non contavamo su Internet o Google, quando mi ritrovai a sfogliare un volume felice di scoprire indirizzi di operatori e ricercatori, articoli ed altri convegni interessanti. Giovanissima, ho riconosciuto in Pompas e Giovetti due riferimenti fondamentali, soprattutto per le mie aspirazioni professionali giornalistiche. Ma non siamo quel che facciamo, siamo molto di più. A dir poco siamo la somma delle parti di quel che facciamo, pensiamo e sentiamo di essere e in questo, devo dire immensamente grata: ho trovato una fantastica insegnante involontaria nella signora Pompas, con la quale collaboro da qualche anno.

Chi mi segue nelle mie pubblicazioni e rubriche sa che la mia ricerca, nel tempo, si è spinta anche oltre. Forse per via di un episodio che ha scosso le fondamenta della mia mente. Ma in realtà più di un’esperienza mi ha condotta ad esplorare argomenti “alieni”, nel senso più autentico del termine…dimensioni dell’essere che vanno oltre i limiti della percezione comune e tracce di una diversa storia umana.

Ecco perché vedere riunite Paola Giovetti, Manuela Pompas… Pier Giorgio Caria, Maria Tonini insieme ad altri ricercatori e comunicatori del mondo spirituale è per me una gioia profonda, quasi un ritorno a casa.
Un evento che celebra la continuità di un percorso, ma anche la rinascita di un linguaggio dell’anima, di cui abbiamo tanto bisogno.
Una giornata per rallentare, ascoltare, respirare.Per guardare oltre l’illusione e ritrovare quel punto luminoso dentro di noi che chiamiamo infinito.
Un invito aperto a tutti: a chi è già in cammino, a chi ha bisogno di risposte, e a chi sente che la vera conoscenza nasce dal cuore con una rosa di relatori fantastica e veramente accessibile a tutti.
Perché, in fondo, aprire gli occhi all’anima significa soltanto ricordare ciò che siamo sempre stati.

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