di Tiziana Etna
EsotericaMente – Come la vignetta di Pazy evidenzia si possono avere mille passioni e viverle tutte con la stessa intensità, finchè l’inventiva non trova un modo per convogliarle, quando questo accade il più delle volte vediamo nascere la “creazione d’autore”.
Quando parliamo di “passioni” e ci esprimiamo al plurale, ci viene automatico pensare alle cose che amiamo fare e conoscere, ai nostri talenti e a quell’irresistibile richiamo che ci fa spendere e spandere ogni risorsa pur di viverle . Ma, quando ci esprimiamo al singolare e diciamo “la passione” questa ci porta intuitivamente a pensare all’amato, al soggetto del nostro desiderio e ci vediamo attratti, avvinghiati, affannati, eccitati e piacevolmente stravolti.
Sia al plurale che al singolare, abbiamo un’idea piacevole della passione, tanto da andare a cercarla, da sognarla incessantemente e bramarla, soprattutto la passione amorosa, eppure dal significato etimologico è facile scoprire che il termine deriva da patire, subire , e anche quando se ne parla in senso religioso, “la passione di cristo”, è per intendere l’insieme delle sofferenze sopportate da Gesù per la redenzione dell’umanità.
La passione è un sentimento tanto forte da dominare completamente un individuo e ciò di conseguenza e vista in questa ottica, farebbe di quest’individuo un prigioniero. Ma essere prigionieri non è forse la metafora della vita di tutti?
Accogli e trasforma a tuo favore cio’ che non puoi combattere!
Questa schiavitù nasconde una qualità umana, la predisposizione alla sofferenza per il raggiungimento dell’ideale. La passione per qualsiasi cosa o persona è un esperienza prettamente terrena ma attraverso e grazie alla quale è possibile compiere il proprio destino spirituale.
Io ho molte passioni, una di queste è senza dubbio la comunicazione simbolica, ho subito il fascino del mistero e mi sono interessata ai veri metodi divinatori, ho studiato la magia e infinite tecniche evolutive sia esoteriche che olistiche, ho speso energie passando da un tema ad un altro pur restando nel medesimo argomento per scoprire che gli arcani maggiori dei tarocchi offrono una vasta gamma di insegnamenti e dunque per un pò mi sono fermata. Come ho già detto in numerosi articoli e nel mio libro Arcani Evolutivi, sono convinta che i 22 arcani maggiori dei tarocchi non siano nati per predire il futuro ma per offrirci gli strumenti utili a costruire il futuro che vogliamo e anche che con gli altri 56 arcani minori abbiano poco da condividere. A costo di apparire ripetitiva i 22 arcani maggiori sono contenitori di 22 leggi universali che si muovono in un universo ordinato e che ponendo gli arcani in cerchio è possibile individuare.
Ora, considerando che noi esseri umani siamo esseri multidimensionali, fatti di carne e sangue, pensieri, sentimenti e un’anima e vedendo gli arcani maggiori disposti in cerchio in ordine numerale da 1 a 22 è facile comprendere come tali leggi universali raccontino la storia dell’uomo che agisce, pensa, sente ed E’.
Siamo cosi abituati ad estrapolare ogni singolo simbolo che abbiamo perso la visione d’insieme, ma in questa ruota di arcani prende posto la carta de Il Diavolo, l’arcano n° XV che raffigura l’intensità della passione e si riferisce a tutto ciò che è fisico , è il principe della materia e l’anima può abituarsi a conviverci per tutta la durata della vita terrena. Questa carta insegna che non sempre ciò che si considera male lo è, imparare far vivere corpo ed anima in armonia è difficile, ma non impossibile, soprattutto se invece di vivere con frustrazione le nostre passioni le riconosciamo e ci trattiamo affinchè siano il supporto per la nostra realizzazione terrena.
Per sovrastruttura siamo abituati a credere che non si può vivere di sola passione, che alla lunga sia distruttiva, ma se ben incanalata ed armonizzata con il percorso che siamo chiamati a vivere sulla terra, ci rendiamo conto che è grazie alla passione che si evolve la razza umana; non a caso rappresenta la LEGGE DELLA CONSERVAZIONE DELLA SPECIE .
“Le tentazioni ci ricordano che l’anima ha sede temporanea in un corpo che ha necessità indiscutibili”…assecondarle con moderazione puo’ essere un rimedio ed un premio per la sofferenze della vita.
La passione può diventare attaccamento, brama di possessione, ambizione devastante e materialista, questo lo racconta l’arcano successivo La Torre e la LEGGE DELL’INCAPACITA’, meglio dunque è dare ascolto all’arcano che precede; La Temperanza La LEGGE DELLA COMUNIONE che ci invita ad unire l’anima al corpo delle cose facendolo con moderazione, saggezza, fiducia e soprattutto amore.