Il videoclip di “Un secondo” il nuovo singolo di ANDREADIECI

Da oggi su Youtube il videoclip di“Un secondo”Il nuovo singolo di ANDREADIECI
Pubblicato dall’etichetta: Terzo Millennio Records 
È disponibile su Youtube il videoclip di “Un secondo”, l’ultimo singolo di ANDREADIECI, Pubblicato dall’etichetta: Terzo Millennio Records Le riprese sono state effettuate a Milano tra la suggestiva Piazza Gae Aulenti e l’evocativa Biblioteca degli Alberi, luoghi in cui metropoli e natura trovano un punto d’incontro e di fusione, che dimostra come queste due entità, apparentemente antitetiche e distanti, possano in realtà convivere ed esaltarsi a vicenda. E sull’antitesi gioca anche il testo della canzone, con il rimando agli anni che passano veloci, nettamente contrapposto alla necessità avvertita dall’artista quando afferma: «ho bisogno di riflettere e pensare se c’è un secondo, un secondo per me». Nel suo saggio intitolato “La metropoli e la vita dello spirito” (in Stile moderno. Saggi di estetica sociale, edito nel 2020 da Einaudi), Georg Simmel individuava nella metropoli il terreno ideale per «l’intensificazione della vita nervosa, che è prodotta dal rapido e ininterrotto avvicendarsi di impressioni esteriori ed interiori». Quanto affermato dal filosofo tedesco è ancor più evidente in un luogo come piazza Gae Aulenti, nel quale la frenesia della vita metropolitana emerge in tutta la sua pienezza. D’altra parte, le vie che tagliano diagonalmente la Biblioteca degli Alberi, immerse nel verde e lontane dal traffico cittadino, paiono finalmente coronare il desiderio dell’artista, quello di fermarsi, per riflettere e pensare; immagini e testo si ritrovano così a dialogare in armonia, risultando componenti parimenti indispensabili di un insieme più ampio. Il singolo “Un secondo” è dedicato a Gianluca Pechini per stima e amicizia. Scarica la cartella stampa(file audio, liberatoria, foto artista)
BIOGRAFIA ANDREADIECI, nasce a Milano il 28 gennaio 1976. Se Andrea è il nome di famiglia, il suo nome d’arte invece nasce da un augurio per il suo futuro, il numero 10 ha molti significati: è il numero che artisticamente meglio si adatta alla sua persona, che riflette la fiducia in sé stessi perché è il numero dei campioni; è anche simbolo di moltitudine perché simboleggia un tratto della sua personalità, quello di saper imitare molte voci. Fin dal suo approccio alla musica in età adolescenziale, si capisce che Andrea ha il potenziale di un artista poliedrico: all’ascolto di musica rap, soprattutto dei brani dei Sottotono e degli Articolo 31, affianca quello di Antonello Venditti, Claudio Baglioni e Alberto Camerini. Conosce la musica americana durante il liceo, avvicinandosi al blues americano e al gruppo musicale dei Doors e dei Dire Straits, che diventano importanti punti di riferimenti per “I Semplici”, il suo gruppo musicale. Col tempo, il gruppo cambia nome in “I Nativa”, avvicinandosi al mondo dei Nirvana, del rock, feste e concerti. A vent’anni frequenta il QG Studio, i B-Nario e gli Indako; al tempo stesso affianca al lavoro una sua produzione personale: prende in mano la chitarra e inizia a comporre le sue canzoni. Milano è stata il suo palcoscenico: non solo perché suona in locali quali il “Legend”, il “Tunnel” e le “Scimmie”, ma anche perché gli permette di isolarsi per conoscere meglio sé stesso e al tempo stesso di stare immerso tra la gente. Tutto ciò permette di intuire la profonda curiosità che lo contraddistingue: gli piace definirsi un autodidatta cresciuto per imitazione, preparato, dinamico, creativo e riflessivo. Innamorato di Morrison e di Gianluca Grignani, Ungaretti e Rimbaud, si fa chiamare “un ragazzo di strada” (citando quelli che lui stesso chiama “i mitici Corvi”). Ha lavorato per 10 anni con il gruppo musicale dei B-Nario come tecnico, tour manager, occupandosi dell’organizzazione dei concerti e assistendoli in studio. Ha conosciuto Alioscia Arioli, musicista e produttore musicale (che ha collaborato per 7 anni con Gianluca Grignani), con cui ha collaborato per l’arrangiamento del singolo Mary Love, una sorta di favola, metafora dei sentimenti e dei comportamenti umani analizzati attraverso una chiave musicale rock.

fonte DIVINAZIONE Milano

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