Sulla strada dei grandi autori della musica italiana
Ci è sembrato doveroso ricordare la vita, l’immenso operato nella musica, e globalmente l’intera persona di Gian Franco Reverberi – classe 1934 – grande compositore genovese che ha fatto la storia della musica italiana. E lo abbiamo fatto attraverso la sincera testimonianza diretta di chi lo ha conosciuto e gli ha voluto bene, come il pianista e compositore Andrea Pellegrini e l’architetto Chiara Carboni, i quali ci hanno voluto raccontare il rapporto, i ricordi e vari importanti episodi che li hanno legati con stima ed ammirazione a Reverberi nel corso degli ultimi anni.
Reverberi, nato all’interno del Museo di Storia Naturale di Genova, dove il nonno paterno era custode e falegname. Ha iniziato la sua esperienza di musicista come vibrafonista ed è cresciuto insieme al fratello Gian Piero nel quartiere ‘La Foce’; uniti a coloro che poi sarebbero diventati i cantautori della Scuola Genovese, creando indissolubili amicizie.
Come ci racconta Pellegrini, per quanto egli abbia composto moltissimi capolavori, è quasi sempre rimasto dietro le quinte, senza mai fare il “front-man” delle proprie canzoni, e mantenendo sempre un rispetto ed un’umiltà straordinaria, unita ad un vero e proprio amore per la musica e per quello che faceva.
Abbiamo posto l’accento su quanto Gian Franco fosse legatissimo alla città di Livorno, a partire soprattutto dall’amicizia con Piero Ciampi (che aveva conosciuto addirittura durante il periodo della leva militare), città nella quale è tornato più volte con grande piacere negli ultimi anni; proprio durante il Premio Ciampi del 2016 si sono conosciuti personalmente per la prima volta Reverberi ed Andrea Pellegrini, che è stato da lui premiato – insieme al fratello Nino Pellegrini, Tony Cattano e Michele Vannucci del Quartetto di Livorno – per disco Jazz su Piero Ciampi. Da qual momento la relazione tra loro si è intensificata e non si sono mai più persi, fino alla triste scomparsa del compositore avvenuta lo scorso 8 gennaio.
Toccanti e di rilievo sono state anche le testimonianze del musicista, compositore e produttore Stefano Brondi, e dello sceneggiatore Matteo Arnesano, che mantengono un indelebile ricordo di Reverberi e delle esperienze vissute con lui. Il primo ci ha raccontato dell’enorme entusiasmo con cui Gian Franco gli parlava dei suoi progetti in corso, e di quelli che voleva ancora realizzare, come quello riguardante la creazione di un musical su Ciampi, che è proprio ciò che li ha uniti fino a poco prima della morte.
Continuava sempre a mantenere la grinta e l’entusiasmo di un ragazzino.
Anche Arnesano aveva instaurato un ottimo rapporto con Gianfranco, esplorando il suo studio di Roma e scrivendo insieme a lui per molte ore per la sceneggiatura di un film che lo riguardasse. L’idea che era venuta fuori era quella di creare un film sul musical di Piero Ciampi, attraverso cui Gian Franco avrebbe raccontato la propria storia. Purtroppo il progetto non è ancora giunto a realizzazione, ma l’augurio è che prima o poi possa prendere forma e giungere al suo definitivo compimento, anche se postumo.
Abbiamo avuto la fortuna di visitare luoghi di grande importanza per Reverberi, come la spiaggia di Boccadasse, con la targa dedicata a Luigi Tenco, e “Via Del Campo 29 Rosso” a Genova, spazio-museo dedicato alla memoria di Fabrizio De André e dei cantautori genovesi (dove abbiamo potuto ascoltare anche l’intervista a Gian Piero Reverberi) ed è stato un po’ come se tutti i vari tasselli si ricomponessero insieme.
Sicuramente questo è un primo passo per mantenere vivo il suo importante ricordo, per rendergli in parte il giusto omaggio e diffondere la magia di quello che è stato il suo operato, anche a chi non lo conosceva.
Ringraziamo il maestro Andrea Pellegrini, Chiara Carboni, Stefano Brondi, Matteo Arnesano, il Quartetto di. Livorno per il sottofondo musicale, e Laura Manfredini di “Via Del Campo 29 Rosso”.
Buona Visione!